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DIAGNOSI DIFFERENZIALE


Janet G.Travell, David G.Simons _ Dolore Muscolare _ Diagnosi & Terapia, PUNTI TRIGGER.

Punti Trigger MioFasciali

Per diagnosticare un PT MioFasciale attivo, occorre cercare:

  1. Una anamnesi di comparsa acuta, durante o poco dopo uno sforzo con sovraccarico, oppure la comparsa graduale del per un eccessivo carico sul muscolo colpito;
  2. Caratteristiche distribuzioni topografiche del dolore, proiettato dai PT miofasciali, specifiche per i singoli muscoli;
  3. Debolezza e limitazione della possibilità di movimento e di allungamento del muscolo affetto;
  4. Una bandeletta contratta e palpabile del muscolo colpito;
  5. Una specifica dolenzia focale alla pressione digitale (PT), nella bandeletta costituita da fibre muscolari contratte;
  6. Una risposta in rapida contrazione locale, suscitata dalla palpazione a scatto o dalla puntura di un punto dolente (PT);
  7. La riproduzione del dolore lamentato dal paziente. con la pressione sul punto dolente (PT) o con la precisa introduzione cli un ago:
  8. L’eliminazione dei sintomi con la terapia rivolta specificamente al muscolo colpito.

È essenziale per la diagnosi, benchè non sia specifico, trovare un punto di dolenzia locale (n. 5). I numeri 6 e 7, risposta in rapida contrazione locale e riproduzione del dolore. quando sono presenti, sono segni specifici e fortemente diagnostici di un PT miofasciale. La presenza degli altri segni clinici conferma ulteriormente la diagnosi che, per motivi amministrativi o assicurativi, può essere classificata come miofascite di un dato muscolo.

Punti Trigger non _ MioFasciali

Punti trigger cutanei e cicatriziali;

Punti trigger fasciali e lamentosi;

Punti trigger periostali;

Agopuntura e punti trigger;

Punti motori e punti trigger.

Quest’ ultimi li tratteremo nei prossimi articoli.

Stay tuned…..

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