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TORACE | APPARATO SCHELETRICO

TORACE

STERNO: Manubrio a, Corpo b, Processo xifoideo c

12 COSTE: d, 7 Vere d, 5 False d, (2 Fluttuanti) d1

12 CARTILAGINI COSTALI e

12 VERTEBRE TORACICHE f

lI torace è formato da un complesso di strutture relativamente mobili; è importante per la funzione respiratoria e contiene visceri delicati come il polmone e li cuore. Lo sterno consta di un insieme di ossa che si sono fuse tra loro in corrispondenza del corpo; tra li manubrio e il corpo (angolo sternale) e tra il corpo e li processo xifoideo si trovano articolazioni fibrocartilaginee. Lo sterno è prevalentemente costituito da osso spugnoso, rivestito da un sottile strato di osso compatto; contiene midollo rosso ed è la sede più accessibile per prelevare il tessuto che produce gli elementi del sangue. Le cartilagini costali, che collegano la maggior parte delle coste allo sterno, aumentano l’elasticità del torace. Le prime sette coste (vere) si articolano direttamente con cartilagini proprie; delle rimanenti cinque (false), le prime tre si articolano con la 7a cartilagine costale e le ultime due (fluttuanti) terminano nella muscolatura della parete addominale.

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APPARATO DIGERENTE | Schema Generale

  • Iniziare a colorare dalla cavità orale. Quando si arriva allo stomaco, lo si colori completamente, comprese le superfici t + d, w + d. Colorare interamente anche li fegato, facendo attenzione alle aree di sovrapposizione (t + d, ecc.) che dovrebbero essere colorate con entrambe le tinte.

SCHEMA GENERALE

L’apparato digerente consta di un canale, detto tubo digerente, e di organi annessi. Il tubo inizia con la cavità orale e termina con li canale anale. Le ghiandole maggiori (fegato, pancreas, ecc.) con i loro condotti escretori si aprono nel canale. La funzione principale del tubo digerente e degli organi annessi è di preparare il cibo ingerito in modo che possa essere assorbito dalle cellule epiteliali di rivestimento e, tramite queste, dai capillari sanguiferi e linfatici. Nella bocca, i denti con l’aiuto della lingua triturano li cibo e lo impastano con i secreti delle ghiandole salivari e di migliaia di altre minuscole ghiandole mucose, comprese nel rivestimento mucoso della cavità orale e faringea. La sede dove inizia la digestione chimica è lo stomaco; essa continua poi nell’intestino tenue. Nell’intestino crasso vengono assorbiti solo acqua, minerali e alcune vitamine. Le sostanze nutritizie assorbite vengono trasportate al fegato dalla circolazione portale; nel fegato molte sono modificate, immagazzinate o gradualmente immesse nella circolazione generale tramite le vene epatiche. Le cellule dell’organismo ricevono le sostanze nutritizie dai capillari sanguiferi o per diffusione. Si noti che li tubo digerente, dalla bocca all’ano, non appartiene in realtà all’ambiente interno dell’organismo, ma è semplicemente un condotto tortuoso che comunica all’esterno in corrispondenza della bocca e dell’ano; in altre parole, si continua con la superficie esterna del corpo come il buco di una torta. Si noti che un segmento del colon trasverso (j) è stato resecato.

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Apparato Cardiocircolatorio

CAVITÀ DEL CUORE

lI cuore è una pompa muscolare che fa circolare li sangue nel sistema vascolare. Possiede quattro cavità: due a destra che sono in relazione ai polmoni (piccola circolazione polmonare), e due a sinistra che fanno circolare li sangue nel resto del corpo (grande circolazione). lI sangue deprivato di ossigeno, proveniente dal corpo, entra nell’atrio destro e viene pompato nei polmoni dal ventricolo destro ad una pressione relativamente bassa. Il sangue ossigenato ritorna all’atrio sinistro e viene pompato nei tessuti del corpo dal ventricolo sinistro a forte pressione, come si può notare dal notevole spessore delle pareti ventricolari di sinistra. Le valvole bicuspide e tricuspide impediscono li reflusso del sangue dai ventricoli agli atri. Le valvole semilunari impediscono li reflusso del sangue delle arterie nei ventricoli. L’endocardio si continua nell’endotelio che riveste tutti i vasi; è un epitelio pavimentoso semplice. Il miocardio corrisponde al muscolo cardiaco.

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APPARATO SCHELETRICO | Sede e Rapporti

La maggior parte della Massa Corporea è costituita da tessuto connettivo nelle sue svariate Forme:

fibroso, cartilagineo, osseo, adiposo, ecc. Il costituente fondamentale di questi tessuti è la fibra, una proteina secreta sotto forma di filamenti dalle cellule.

Sono proprio queste fibre, denominate collagene, che legano assieme le varie parti del corpo integrandole in una costruzione unitaria. Per esempio nell’avambraccio o nella gamba le ossa che ne formano il supporto principale sono quasi completamente rivestite da  una formazione fibrosa, Il Periostio, che si continua con la fascia profonda la quale è, a sua volta, una sottile guaina fibrosa che avvolge li muscolo scheletrico per contenerlo e fissare i vasi sanguiferi e i nervi in transito.

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ORGANIZZAZIONE DEL CORPO TESSUTO MUSCOLARE

Si noti la presenza del tessuto connettivo (c) che avvolge i vari tipi di fibre muscolari, le quali sono state distanziate proprio per dimostrare il tessuto connettivo.

Il tessuto muscolare consta di gruppi di cellule muscolari (fibre) e del tessuto fibroso che le avvolge. E dotato di proprietà contrattile grazie alla quale si accorcia sotto stimoli nervosi, paranervosi o ormonali, di circa un terzo della lunghezza che possiede in condizioni di riposo. Dal punto di vista strutturale e funzionale si possono distinguere tre tipi di fibre muscolari.

Il tessuto connettivo che le avvolge, oltre che alle stesse fibre, dà sostegno ai nervi e ai vasi sanguiferi che nutrono il muscolo. Il tessuto muscolare è riccamente vascolarizzato, dal momento che la contrazione muscolare necessita di una grande quantità d’ossigeno che viene trasportato dai globuli rossi del sangue.

VISCERALE/LISCIO*

Le Cellule muscolari lisce a
Nucleo b
Tessuto connettivo c

Le cellule muscolari lisce sono lunghe, fusiformi, hanno li nucleo in posizione centrale e non presentano striatura trasversale, donde I’ attributo di lisce. Si trovano nelle pareti di organi cavi (visceri dell’apparato urinario, respiratorio, genitale, dei vasi sanguiferi, del tubo gastroenterico dove svolgono la funzione di far procedere il contenuto secondo la lunghezza della cavita. L’azione della muscolatura liscia è caratterizzata da contrazioni lente, sostenute e ritmiche; ne sono un’esperienza i dolori mestruali dovuti a spasmi della muscolatura uterina e i crampi allo stomaco. La maggior parte della muscolatura liscia si contrae in risposta a stimoli sia nervosi che ormonali. La sua contrazione non è di solito sotto il controllo della volontà.

CARDIACO/STRIATO*

Cellule striate d
Strie scalariformi e
Capillari f

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ORGANIZZAZIONE DEL CORPO TESSUTO CONNETTIVO  | Parte 2 |

Il tessuto connettivo,  

ELASTICO*

Fibre elastiche f

Fibroblasti a

I tessuti elastico e reticolare, come quello adiposo ed altri qui non illustrati (tessuto pigmentato, connettivo embrionale ), sono specializzazioni della varietà più comune di connettivo, cioè quello propriamente detto. Il tessuto elastico consta di lamine ondulate di fibre elastiche, disposte parallelamente fra loro, e di scarsi fibroblasti irregolarmente disseminati. Questo tessuto si trova nella parete della maggior parte delle arterie e di alcune vene, nel tessuto erettile, negli alveoli polmonari, in alcuni legamenti e come fibre isolate nel tessuto connettivo lasso.

RETICOLARE*

Fibre reticolari l

Cellule dell’organo m

Le fibre reticolari sono in realtà fibre collagene molto sottili disposte in modo lasso e irregolare per fornire sostegno a formazioni delicate come le cellule epatiche, le cellule linfoidi ed il midollo osseo.

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ORGANIZZAZIONE DEL CORPO TESSUTO CONNETTIVO  

Il tessuto connettivo,

nelle sue numerose varietà (sangue, tessuto connettivo propriamente detto e i tessuti di sostegno, cartilagine e osso), serve per connettere, sostenere e unire assieme le strutture del corpo.I vari tessuti epiteliali, ciascuna fibra muscolare, tutti i vasi e i nervi periferici, fino ai loro singoli assoni, sono inguainati dalle fibre del tessuto connettivo. Le ossa e le articolazioni dello scheletro constano di tessuto connettivo. I componenti dei vari tessuti connettivi sono sostanzialmente gli stessi: cellule e fibre intrecciate in una sostanza fondamentale o matrice, costituita da complessi proteicopolisaccaridici, che a livello microscopico non mostra alcuna organizzazione strutturale (sostanza amorfa). Il rapporto tra le cellule e le fibre e/o la densità della matrice caratterizza i diversi tipi di tessuto connettivo. Ad esempio, il sangue e la linfa sono fluidi con molte cellule e senza fibre. L’osso, per converso, ha una consistenza granitica con una matrice mineralizzata, poche cellule e molte fibre. Tutti i tessuti connettivi, eccetto la cartilagine, sono percorsi da numerosi vasi sanguiferi, spesso anche linfatici e da ramificazioni nervose che in queste tavole non sono per lo più stati riprodotti. 

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COLORARE L’ANATOMIA

1. Colorare i quattro piani del corpo con colori tenui.
2. Colorare le direzioni anatomiche (frecce) con colori brillanti o scuri in modo da metterle in risalto.
3. Il corpo non deve essere colorato.
 

Il corpo umano affascina quasi tutti, ma solo pochi hanno l’occasione di studiarlo. Lo scopo di questo (primo e poi a seguire) articolo è, per l’appunto, di offrire quella possibilità con il minimo sforzo mnemonico ed il massimo appagamento personale. L’apprendimento attivo viene stimolato attraverso la colorazione di tavole ordinate secondo gli apparati del corpo. Prima di iniziare a colorare è indispensabile studiare le “Istruzioni molto importanti”, che riguardano “l’Introduzione all’anatomia macroscopica” e “l’Organizzazione del corpo” prima di passare oltre.

TAVOLA 1

  1. Colorare i quattro piani del corpo con colori tenui.
  2. Colorare le direzioni anatomiche (frecce) con colori brillanti o scuri in modo da metterle in risalto.
  3. Il corpo non deve essere colorato.

TERMINOLOGIA

Per descrivere la sede, i rapporti e l’orientamento delle diverse parti del corpo umano si è via via stabilita una serie di termini precisi e di piani.

  • Onde evitare confusioni, la terminologia deve sempre fare riferimento alla posizione anatomica standard: stazione eretta, con il palmo delle mani rivolto in avanti.

I piani sono linee fisse di riferimento lungo le quali il corpo viene spesso diviso (sezionato) per facilitarne l’osservazione della struttura. Studiando e una regione secondo i tre piani di riferimento, sagittale, trasversale e frontale,se ne può ottenere una prospettiva tridimensionale.

I termini posizione e direzione indicano la sede di un organo rispetto ad un altro, di solito in relazione ad uno dei tre piani principali del corpo.

PIANI DEL CORPO MEDIANO (a)

Il piano passante per la linea mediana che divide il corpo in due metà simmetriche, destra e sinistra.

SAGITTALE (b)

Il piano parallelo al piano mediano che divide il corpo in due parti disuguali (asimmetriche), destra e sinistra. I termini mediale e laterale si riferiscono a questo piano.

FRONTALE o CORONALE (c)

Il piano che divide il corpo in due metà asimmetriche, ventrale e dorsale. I termini anteriore e posteriore si riferiscono a questo piano.

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Rotazione Passiva omolaterale in estensione

Inclinazione laterale verso sinistra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)

Rotazione attiva

Il paziente ruota attivamente la testa il più possibile in direzione dell’estensione, con inclinazione laterale e rotazione verso sinistra.

Presa manuale

Il terapista è in piedi lateralmente rispetto al paziente. Con una mano blocca posteriormente la spalla sinistra del paziente. Con l’altra mano si appoggia lateralmente all’osso occipitale, davanti all’asse motorio. Il terapista trattiene la testa da sinistra e la porta verso la propria spalla.

Inclinazione laterale verso destra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)

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Segmento Cervicale

BioMeccanica

Articolazioni della testa (Co-C2)

Superfici Articolari

C0/C1: articolazione atlantoccipitale

Condili occipitali: convessi

Faccette articolari superiori: concave

C1/C2: articolazione atlantoassiale mediana

Faccetta articolare anteriore: convessa

Fossetta del dente: concava

C1/ C2: articolazione atlantoassiale laterale

Faccette articolari interiori dell’ atlante: convesse

Faccette articolari superiori dell’ asse: convesse

Piano di trattamento

C0/C1: in orizzontale sulle faccette.

Scivolamento

C0/C1: durante la flessione entrambi i condili scivolano dorsalmente, durante l’estensione ventralmente. Nella rotazione a destra il condilo di sinistra scivola ventralmente, quello destro dorsalmente (durante rotazione a sx avviene il contrario). Nell’inclinazione laterale i condili scivolano controlateralmente (regola del convesso).

C1/C2: durante la flessione, l’arco anteriore dell’atlante scivola verso il basso lungo il dente dell’asse, quello posteriore verso l’alto. Durante la rotazione, l’atlante ruota intorno al dente dell’asse.

Strutture di interesse clinico

Dente dell’asse, legamento trasverso dell’atlante, legamenti alari, arteria vertebrale, nervi spinali C1, e C2, nervo trigemino.

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